Gli uomini di Caffè Ernani: Amine

I maestri della tostatura media
Amine, barista della Torrefazione Ernani a Milano, dietro al banco con la divisa: camicia bianca e grembiule marrone Ernani
Ciao Amine! Prima di tutto grazie per avermi dedicato tempo per l’intervista nel tuo giorno di riposo.

Sei entrato nel team a novembre 2022. In questi mesi hai avuto modo di ambientarti, conoscere e farti conoscere da colleghi e clienti. 
Ora ti chiedo a freddo: quali sono le tue prime impressioni? 


“Impegnativo”. 

Con questa parola ho riassunto tutto! 

Per spiegarmi meglio però dico che non mi aspettavo che questo lavoro fosse così. Ho già fatto il barista in altre città e locali, ma mai con questi ritmi così frenetici e soprattutto con il rispetto della qualità in ogni sua parte, come qui in Torrefazione. 


Ma in realtà tutto questo mi piace! 

Il dovermi impegnare così tanto, il dover crescere e apprendere è stimolante. Mi sono trovato davanti ad una sfida tutta nuova e non vedo l’ora di vedere cos’altro mi aspetta! 


Poi il rapporto con il cliente è molto bello e affascinante, nelle sue declinazioni migliori come in quelle peggiori, ossia quando provano a farti impazzire. 

È divertente vedere come il mio comportamento dietro al banco modifichi anche il loro, capendo infatti che il sorriso e l’indifferenza (buona) siano le armi migliori che io possieda. 

Cerco infine di concentrarmi sempre sui commenti positivi, che ti stimolano e ti fanno crescere, e non ascoltare troppo quelli negativi, dettati dal nervosismo e dallo stress del cliente. 


E in ultimo il team non è da meno: lavoriamo molto bene insieme e sono contento di farne parte. 

 

Il tuo spirito mi piace tantissimo! Penso che sia il modo migliore per affrontare questo lavoro. Il sorriso è veramente un’arma, può svoltarti l’andamento della giornata e svoltarla anche ai clienti, non solo per il loro benessere, ma per il tuo, che dovrai affrontare sempre meno lamentele e lavorare con persone educate e gentili. Quindi complimenti!  

Hai detto che hai già fatto questo lavoro, quindi come mai non te lo aspettavi così? 


In realtà mi sono prima diplomato all’Istituto di elettrotecnica e meccanica, iniziando poi la mia carriera professionale come meccanico e gommista per circa 4 anni. 

Il lavoro non mi dispiaceva ma il problema principale era il contratto o meglio l’assenza del contratto… Non avere stabilità e sicurezza sul futuro mi ha spinto a cambiare strada. 


All’epoca abitavo ancora in Sicilia in provincia di Messina. 


Iniziai quindi a lavorare nel settore della ristorazione, anche se in modo molto diverso. Per questo dico che non me lo aspettavo così il lavoro da barista. 

In Sicilia il lavoro è stagionale da maggio a settembre, quindi anche i contratti sono diversi. 

Poi, a meno che non si lavori in una città prettamente turistica il mese di agosto, il lavoro ha ritmi molto meno frenetici, più calmi e rilassati, senza alcuna fretta, né da parte del cliente né da parte di noi lavoratori. 


Infine giù non ero un vero e proprio barista, in quanto i ruoli erano meno definiti: si stava un po’ al banco, un po’ in cassa, un po’ in sala e un po’ in cucina… insomma dove c’era bisogno stavi. 


Qua a Milano è tutta un’altra storia! 
Ma è bello! 
Mi piace ricevere tutti questi stimoli sfidanti e non vedo l’ora di crescere ancora di più! 
 
E ancora una volta complimenti per il tuo spirito e per come prendi la vita ed il lavoro. Considerare questi ritmi serrati come stimoli e sfide ti permette di affrontare la giornata con energia positiva. Questo ti gioverà tantissimo sul lungo periodo e soprattutto ti porterà in alto e lontano! 

Ma facendo un passo indietro, raccontaci come sei arrivato qui? 


Ho deciso di trasferirmi a Milano perché, purtroppo, per quanto mi piaccia, in Sicilia non c’è futuro in ambito lavorativo, anche e soprattutto a livello contrattuale. La stabilità e le sicurezze sono poche e la maggior parte dei posti il contratto non te lo fa proprio. 

 

Con l’aiuto di un’amica di mio fratello che mi ha ospitato per qualche mese sono riuscito a salire e ora ho trovato casa e vivo da solo. 


Nel mentre ho passato il primo mese a studiare la città e lasciare curricula ovunque. Un giorno venni a fare colazione in Torrefazione, vidi il cartello della ricerca personale e la cosa mi incuriosì, ma ero anche sicuro che stavate cercando solo persone formate e con esperienza, vista la fama del posto. 


Dopo una settimana però presi coraggio e lasciai anche qui il mio CV. Il giorno dopo per mia grande sorpresa Fabio mi contattò subito ed eccomi qua! 


Mi piace infatti che siate voi a formare il personale, dando l’opportunità a chiunque di crescere e diventare un vero professionista! 

Mi sento fortunato a lavorare qua. 

 

E io sono emozionata per le tue parole. Tendo sempre a vedere i difetti del mio lavoro e del lavoro dell’amministrazione in generale, essendo io una perfezionista. Sentire però che i nostri dipendenti si ritengono fortunati di lavorare in Torrefazione mi fa venire gli occhi lucidi e non sto esagerando!

Arrivati qua ti chiedo quindi se hai un obiettivo o dei piani per il futuro? 


Certo, ognuno di noi penso abbia un obiettivo per la propria vita.

Il mio è quello di continuare a crescere con voi, approfondire sempre di più il mondo del caffè e diventare un vero professionista. 


E sinceramente ammiro e prendo spunto tantissimo da Luca, il nostro capo!

Lui ha cambiato vita, passando da elettricista al settore del caffè e in una piccola parte mi ci rivedo. Non deve essere stato facile per lui, ma ce l’ha fatta e anche egregiamente. 

Questo voglio che mi sia di lezione per il mio futuro.  

 

Dalle tue parole si sente la tua bontà d’animo e il tuo grande cuore. Lasci trasparire dalla tua voce ammirazione e mai invidia, comprensione e mai giudizio. Sei un ragazzo molto motivato e ispirato e per questo ti ammiro io! 

Oltre al lavoro però immagino che tu abbia anche altri impegni, hobby e/o passioni. Quali?


Grazie Martina per quello che mi hai detto, lo apprezzo. 


Tornando a noi però una delle mie più grandi passioni è l’equitazione. Amo andare in mezzo ai boschi a cavallo, a contatto con la natura e con questo bellissimo animale. 

Questo amore mi è stato trasmesso da mio nonno che da piccolo mi portava sempre in giro in mezzo ai boschi. Mi sentivo libero, in pace e in completa sintonia con ciò che mi circondava. 

 

Ogni tanto vorrei di nuovo fare qualche passeggiata, ma a Milano è un po’ complicato. Sono certo che però appena mi ambienterò un po’ di più cercherò dei maneggi verso la periferia. 


Poi considera che il cavallo per noi Arabi è un simbolo davvero molto importante, sempre appartenuto alle nostre tribù, con una storia di simbiosi e aiuto con l’uomo centenaria, tanto da essere considerato un animale sacro. Per me è quindi davvero importante. 


Poi come altro hobby finché ero in Sicilia andavo a giocare a Paddle almeno una volta a settimana, anche questo punto a riprenderlo a breve! 

 

Anche in questo caso si sente la tua passione. Mi piace parlare con persone che trasmettono queste sensazioni, quindi davvero grazie per la chiacchierata! 
Per concludere, e poi ti lascio al tuo meritatissimo riposo, ti farei le solite domande di rito: 
  • Cosa ti piace di più di Ernani? 
  • Cosa invece cambieresti? 
  • Come mai hai scelto proprio Ernani? 
  • Quale obiettivo hai? 

Come tu sei stata schematica nelle domande, così ti risponderò anche io: 

  • Di Ernani sicuramente mi piace lo staff ed il sistema interno, ossia il fatto che non si finisce mai di imparare. Come infatti ho già detto la motivazione è continua.  
  • Cambierei invece solo una piccola organizzazione dello Staff, nel senso che definirei in modo più netto i ruoli di tutti noi così che la gerarchia e quindi le responsabilità siano meglio chiarite in modo inequivocabile. 
  • Ho scelto Ernani perchè come già detto mi sento onorato: mi ha fatto scoprire il caffè, bevanda che non ritenevo così interessante, oltre che un atto così rilevante a livello culturale. Poi avere l’opportunità di lavorare in un locale così importante della storia milanese sicuramente mi avrebbe lasciato qualcosa! 

Non ripeto invece ancora qual è il mio obiettivo in quanto ne abbiamo già parlato. 


Concludo però dicendo una cosa: “CREDO NEL CAMBIAMENTO!”. 

Dentro questa frase penso che ci sia tutto: fiducia nel cambiamento positivo delle persone e della vita. Ciò comporta anche il doversi impegnare per cambiare e migliorare, oltre al non aver paura del futuro, ma prendere tutto al meglio e vedere dove ti porta la vita. 


Questa è la mia filosofia!


Beh, che dire Amine, grazie mille per il tuo tempo e per averci raccontato così tante cose di te. E grazie anche per averci lasciato con questo tuo mantra, ne farò tesoro! 
Ti auguro un grande in bocca al lupo per il tuo futuro!
 
Ci vediamo presto in Torrefazione! 

Marketing, E-commerce e Social Media Manager
Coffee Lover

Author

Martina Mazzoleni

Marketing, E-commerce e Social Media Manager Coffee Lover

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