Ciao Stephannie! Prima di tutto grazie per avermi dedicato tempo per l’intervista.
Sei entrata nel team a maggio 2023. In questi pochi mesi hai avuto modo di ambientarti, conoscere e farti conoscere da colleghi e clienti.
Ora ti chiedo a freddo: quali sono le tue prime impressioni?
Prima impressione: tutto molto bene!
I colleghi sono un tesoro: tranquilli e amorevoli, non manca occasione nella quale chiedono se hai bisogno d’aiuto o di supporto.
Al giorno d’oggi trovare persone che vogliono davvero fare team, non solo a parole, ma nei fatti concreti è davvero raro. Trovarlo è quindi stato per me una sorpresa.
Per non parlare poi dei clienti che sembrano una famiglia.
Ogni giorno entrano salutano e chiedono come stai, ti fanno stare bene. Sono così gentili, premurosi e accoglienti che ti svoltano la giornata e ti motivano giorno dopo giorno.
Grazie a tutti i loro complimenti e al loro calore hai modo di capire che il tuo lavoro lo sai fare e anche bene! Non c’è nulla di più gratificante.
E posso garantire che questo clima è introvabile da nessun’altra parte.
Io ora posso dire di stare bene!
Ho le lacrime per la gioia che mi stai trasmettendo. Ultimamente mi state dicendo tutti quanto siate contenti del clima, dei colleghi e dei clienti e io sono la prima ad avvertire questo supporto reciproco.
Non so neanche spiegare quanto sono contenta di poter lavorare con persone come voi, che lo fanno giorno dopo giorno con il sorriso!
Tornando a noi, avevi già fatto la barista prima? Ci vuoi raccontare un po’ della tua storia?
Io sono giovane, quindi non ho tantissime esperienze alle spalle, ma un po’ di gavetta l’ho fatta anche io.
Ho iniziato come cameriera in un All You Can Eat, un lavoro che può sembrare affine, ma che in realtà non c’entra niente. Era letteralmente un bagno di sangue, non c’èra motivazione né formazione. Non ero una professionista, ma un animale da soma. L’importante era correre tutto il tempo, senza aver modo di spiegare, raccontare, essere cortese con il cliente o anche solo fare un sorriso.
Poi sono passata al lato bar in un posto completamente diverso da questo.
In generale penso che ogni bar sia un mondo a parte e come ho già detto, Ernani mi piace perchè qui DEVI conoscere il tuo mestiere. Tutti sono, o meglio siamo, formati e consapevoli di quello che somministriamo al cliente e di come lo serviamo.
Negli altri bar invece la maggior parte dei titolari e colleghi pensano di saperlo fare, ma in realtà non sanno proprio di cosa stanno parlando e di conseguenza lavorano male. Pretendono però che tu lavori come loro e se non ti adatti ti mortificano e criticano in continuazione, rendono il lavoro pesante e frustrante.
Qui in Torrefazione i colleghi sono proprio l’opposto. Se vedono che sbagli qualche passaggio te lo fanno subito notare con calma e pazienza, spiegandoti poi il perchè è sbagliato e come migliorarlo, così che tu non faccia più gli stessi errori. Sempre in modo molto costruttivo ovviamente.
Questo non ha prezzo!
Qui posso esprimermi e diventare una professionista del caffè.
Inoltre penso che se noi miglioriamo e lavoriamo bene, il locale cresce e con lui anche noi!
Hai già detto tutto giusto tu, non vedo cos’altro aggiungere! Sono assolutamente d’accordo: professionalità, amore e dedizione sono il nostro carburante. Se poi tutti lavoriamo in armonia è ancora meglio.
Facendo invece un passo indietro, raccontaci come sei arrivata qui da Caffè Ernani?
Vi ho trovati inizialmente per caso. Stavo cercando un nuovo lavoro e mi è uscito il vostro annuncio di ricerca barista per la Torrefazione di Milano e ho subito mandato il mio CV.
Il mio sesto senso mi aveva detto che ne valeva la pena.
Poi mi avete chiamata per il colloquio e quando sono arrivata ho capito che il mio sesto senso aveva ragione!
Dovete sapere che io vengo da El Salvador, un incantevole stato del centro america, famoso anche per la produzione di caffè. I miei stessi nonni sono proprietari di una piccola piantagione. Essendoci quindi cresciuta il caffè mi ha sempre attratto.
Quando sono entrata e ho visto un muro intero di diversi monorigine e miscele sono rimasta esterrefatta. Poi ho visto che in quel mese avevamo anche in vendita un monorigine Specialty Coffee proveniente da El Salvador e… basta, mi avete conquistata, volevo lavorare per Ernani!
Il caffè di El Salvador tornerà sicuramente!
Mi piace poi capire come le tue scelte non sono casuali, ma ponderate: ti poni degli obiettivi, consapevole di quello che vuoi raggiungere e di quello che ti piace. Non c’è modo migliore per affrontare la vita.
Ora sono quindi curiosa di conoscere il tuo obiettivo per il futuro. Cosa vorresti fare “da grande”?
Fino a poco tempo fa non ne avevo molta idea, ma grazie alla serenità ritrovata ho finalmente messo giù dei piani per il mio futuro.
Vorrei continuare in parte questo lavoro, ma mettendomi in proprio, con un locale nuovo e innovativo che unisca due mie passioni: il disegno e il caffè.
Vorrei infatti inaugurare un giorno un tattoo bar, nel quale sarà possibile respirare i due mondi. Un locale delle giuste dimensioni che mi permetta di trasmettere la mia passione agli altri.
Sarò la tua prima cliente in entrambi i casi!
Scherzi a parte mi sembra che il progetto sia molto interessante e sopratutto fresco, ti auguro di raggiungerlo!
Quindi possiamo dire che un’altra tua passione oltre al caffè è il disegno. Ne hai anche altre?
Sì, esatto, un’altra mia grande passione è disegnare tutto e con tutte le tecniche, anche se le mie preferite sono le matite su soggetti riguardanti la natura o l’astrologia, seguendo un’impronta surreale.
Mi piacerebbe poi nel tempo imparare anche a tatuare.
Ma un’altra grandissima passione è il calcio. Fin da piccola mi ricordo che non amavo giocare alle bambole, ma preferivo scendere in cortile con i miei fratelli e amici e giocare con il pallone.
Per poco tempo sono stata anche in una squadra di calcio femminile nazionale in Italia, ma visti gli impegni lavorativi ho smesso. Ora riesco ad allenarmi al parco qualche giorno a settimana. Diciamo che anche se ho ridotto l’impegno non smetto mai di amare il calcio e di allenarmi!
Che figa che sei! Poliedrica e piena di sfaccettature. Puoi amare la natura e la pace che il disegno ti infonde, per poi diventare subito competitiva e agguerrita con uno sport fisico. Sei fantastica!
Tornando un attimo a noi, e poi giuro che ti lascio andare, ci sono le solite domande di rito:
Cosa ti piace di più di Ernani?
Cosa invece cambieresti?
Le cose che preferisco in realtà sono due: la qualità del prodotto e del modo di lavorarlo.
Quando dico ai clienti che il nostro è un caffè di qualità sono sicura e certa al 100% di quello che dico, perchè lo posso dimostrare, posso spiegarlo e conosco quello che facciamo.
Ripeto: se mi chiedono “Perché dite che è di qualità? In cosa si differenzia dagli altri?” io posso rispondere e provarlo, soprattutto all’assaggio.
Poi, come già detto, sappiamo lavorarlo per continuare a mantenere alta la qualità anche in fase di estrazione e di servizio.
Non smetterò mai di ripetere che da Ernani si respira professionalità, merce rara da trovare di questi tempi.
Quello che invece cambierei è lo stile del locale, ma so che lo avete già in progetto nel futuro, quindi attendo di vedere come diventerà!
Ancora una volta posso solo che ringraziarti per le tue bellissime parole, che fanno onore ai tuoi colleghi e all’amministrazione!
Grazie, grazie e ancora grazie Stephannie per il tuo tempo e per averci raccontato così tante cose di te.
Ti auguro un grande in bocca al lupo per il tuo futuro!
Ci vediamo presto in Torrefazione!
Marketing, E-commerce e Social Media Manager
Coffee Lover