
Quanti di noi conoscono davvero le differenze tra un caffè artigianale e uno industriale?
Oggi parliamo proprio di questo:
- Delle differenze tra le due tipologie di caffè e quindi di tostatura
- I pro e contro di entrambe
- E come diverse tipologie di tostatura creano diversi profili aromatici in tazza
Trovi anche il video riassunto più sotto!
La Natura del Caffè: Un Punto di Partenza Fondamentale
Prima di entrare nel cuore del confronto, è essenziale capire un aspetto cruciale:
il caffè è un prodotto naturale.
Il chicco di caffè crudo non è altro che il seme di un frutto, il che significa che ogni singola specie botanica e varietà ha caratteristiche uniche.
Ma non solo! La stessa pianta nella stessa piantagione potrà offrire frutti, e quindi chicchi, diversi ogni anno, sulla base della quantità di acqua ricevuta, del suolo, della quantità di sole e vento e via così.
Quindi il caffè crudo non potrà mai essere sempre uguale, ma ci si dovrà adattare a ciò che la natura offre.
Ci sono poi anche altri fattori da considerare.
All’interno dello stesso raccolto possono esserci differenze significative tra un chicco e l’altro. Fattori come il metodo di lavorazione, il profilo aromatico, la densità, la dimensione, l’uniformità e l’umidità influenzano il risultato finale.
Questo è un punto chiave per comprendere la differenza tra tostatura artigianale e industriale.
La Tostatura Artigianale: Il Ruolo dell’Esperto
La tostatura artigianale è un processo che richiede grande esperienza, studio e sensibilità.
Il tostatore controlla ogni fase della cottura e la adatta in base al lotto specifico che sta lavorando, in frazioni di pochi secondi.
Questo perché con la tostatura artigianale il Torrefattore ha il compito di esaltare i chicchi specifici che ha di fronte.
Non ci si può improvvisare e non basta neanche solo l’esperienza. Questa infatti aiuta tantissimo e, come si dice “la pratica rende perfetti”, ma alla base di tutto serve studio.
Bisogna conoscere come reagisce il caffè ad ogni tipologia di modifica impressa dall’operatore.
Se non si conosce la causa-effetto delle diverse azioni possibili, come si potrebbe controllare il processo?
Un bravo tostatore quindi sa che ogni chicco si comporta in modo diverso durante la tostatura e, per ottenere il miglior profilo aromatico possibile, deve essere pronto a intervenire in tempo reale.

Regola la temperatura, la durata e il flusso d’aria per esaltare le caratteristiche del caffè, mettendo in risalto dolcezza, acidità, corpo e retrogusto.
Grazie a questa attenzione, il caffè artigianale mantiene la sua complessità aromatica, offrendo esperienze di gusto uniche e sempre diverse a seconda del lotto e dell’origine del caffè, oltre a rendere onore al lavoro del coltivatore nei paesi d’origine.
Certo è che se il Torrefattore non è altamente professionale e non ha studiato in modo approfondito, potrebbe creare grossi difetti di tostatura, offrendo quindi un prodotto con aromi negativi e poco piacevoli in tazza.
La Tostatura Industriale: Standardizzazione e Omogeneità
Al contrario, la tostatura industriale si basa su processi automatizzati.
Qui entrano in gioco macchinari programmati per seguire curve di tostatura predefinite, senza alcuna personalizzazione.
Le torrefazioni industriali lavorano su grandi volumi e puntano a un prodotto dal gusto sempre uguale. Per ottenere questa standardizzazione, utilizzano temperature più elevate e tempi di tostatura più brevi, garantendo così una produzione efficiente e standard.
L’operatore non ha quindi il compito di adattare il processo alle caratteristiche dei chicchi in oggetto, ma di controllare che la macchina funzioni senza intoppi.

Il risultato?
Un caffè dal sapore costante, ma spesso più piatto e meno sfaccettato rispetto a un caffè tostato artigianalmente.
Inoltre, per uniformare ulteriormente il gusto, viene adottata una tostatura scura, che tende a coprire le differenze aromatiche naturali del chicco, rendendoli tutti amari, se non dal gusto di bruciato nei casi peggiori.
Il più grande punto a favore del metodo industriale è che ti permette di produrre elevatissimi quantitativi di caffè, abbattendo i costi di produzione. Quindi per un torrefattore che punta sulla quantità, piuttosto che sulla qualità, non c’è altra soluzione che la tostatura industriale.
Quale Scegliere?
Se ami scoprire nuovi aromi e gusti autentici, il caffè artigianale è senza dubbio la scelta migliore.
Ogni lotto è unico e la tostatura viene adattata per valorizzarlo al meglio, offrendo un’esperienza sensoriale più ricca e appagante.
Se invece preferisci un caffè dal gusto sempre uguale, senza sorprese e spesso a prezzo più basso, potresti trovare più adatto il caffè industriale.
La scelta dipende solo da te e dai tuoi gusti!
Personalmente, noi di Caffè Ernani abbiamo scelto di tostare il caffè in modo Artigianale.

Perché ci siamo innamorati di tutta la filiera, ma soprattutto della coltivazione.
Avendo scoperto i mille incredibili gusti che un caffè crudo può offrire, abbiamo deciso che volevamo esaltare ogni singola sfumatura aromatica dei nostri chicchi, per vivere una nuova esperienza ad ogni assaggio!
Marketing, E-commerce e Social Media Manager
Coffee Lover